Arezzo
Vista
Provincia di Arezzo
Anghiari (AR)
Immerso tra i boscosi declivi del Monte Amiata, nella Toscana meridionale, sorge il bel borgo di Abbadia San Salvatore. Splendido centro turistico della provincia di Siena.
Deve la sua fama all'antica Abbazia benedettina e alla passata ricchezza mineraria del territorio. Oggi è un fiorente centro turistico dove vivono ancora oggi tradizioni legate alla sfera enogastronomica. Il paese si trova nella zona sud-orientale della Toscana a 822 metri d'altezza. Dista da Siena 77 km, 78 km da Grosseto, 94 km da Perugia e 104 km da Arezzo.
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Castiglion Fiorentino (AR)
L'area di Castiglion Fiorentino fu abitata fin dall'epoca preistorica e protostorica. Il nucleo abitato si sviluppò in epoca etrusca, tra il periodo tardo arcaico (VI-V sec. a.C.) e quello ellenistico (dal IV sec a. C.). Una volta avvenuta la conquista del territorio aretino da parte dei romani, questi organizzano la produzione agricola in forma di ville. Sotto l'impero di Augusto inizia per la Valdichiana un periodo di decadenza, le popolazioni, a causa dell'impaludamento della valle, si spostano su zone collinari più sicure e salubri. E' questo il momento della costruzione delle pievi, collocate lungo un percorso ai piedi delle colline e nel tracciato viario della Val di Chio.
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Loro Ciuffenna (AR)
Loro Ciuffenna, Arezzo, è uno splendido borgo toscano situato alle pendici del Pratomanno: Il fascino della natura, del paesaggio circostante e la bellezza delle case in pietra costruite a strapiombo sulle gole del fiume Ciuffenna le ha fatto conquistare un posto tra i Borghi più belli d'Italia.
Le strade del centro rivestite di ciottoli, e i piccoli archi e l'antico ponte offrono ai visitatori uno scorcio tipico di Medioevo che si completa con il resto degli edifici. Le chiese da visitare sono numerose ma le pieve, costruite lungo il percorso della via Clodia, sono le vere protagoniste e tra loro quella di San Pietro nella frazione di Gropina, una delle più belle in assoluto dell'intera Toscana.
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Poppi, Quota Poppi e Stia (AR)
Il borgo medievale di Poppi, posto alla sommità di un colle, è inconfondibile per la presenza di un grande castello che domina su tutto l'antico abitato e su buona parte del Casentino. Il paese, cinto ancora dalle sue possenti mura, si presenta al visitatore con una bella e interessante armonia architettonica che rende particolarmente piacevole la sua visita. Poppi, a buon motivo, può essere considerato il gioiello architettonico di questa valle toscana in terra d'Arezzo, non a caso è stato inserito tra i Borghi più Belli d'Italia.
Senza dubbio l'elemento di maggiore attrazione e interesse di Poppi è il Castello dei Conti Guidi. Questo edificio risale al XIII secolo ed è uno dei monumenti più visitati dell'intera provincia aretina.
Quota è un paese nel Comune di Poppi a 680 metri di altitudine. Distante sei chilometri dal capoluogo è posto sulle pendici orientali del Pratomagno. In prossimità del borgo, lungo l'unica strada carrabile che vi arriva dal fondovalle casentinese (che unifica le due provenienti da Poppi e da Ortignano), possiamo godere di una sua vista panoramica incorniciata dalle piante che ci fa ben capire come il paese sia posto sul monte e quale architettura andremo a visitare. Quota, in origine Coita, nasce nel XVI e XVII secolo sui resti di un castello medievale. Questo percorso edificativo che troviamo anche in altri borghi presenti sulle pendici del Pratomagno sia casentinesi che valdarnesi da origine ad architetture molto simili tra loro. Al momento dell'edificazione del paese c'era infatti l'esigenza di costruire il maggior numero di case possibili in uno spazio "assegnato", che poi era quello delimitato dalle mura del castello. Ne scaturiscono centri dai borghi strettissimi, spesso ripidi e contorti, ma che andavano benissimo per l'epoca quando dovevano essere percorsi solo a piedi o al massimo con qualche animale da soma. Non c'erano esigenze di fognature, di cavi per l'energia elettrica o del telefono. Un'architettura lontana dai moderni canoni di funzionalità, ma di grande fascino e piacevolezza per chi vi si addentra.
Stia
Stia trae la sua origine dall'essere stata un villaggio sorto sulla romana Via Maior che collegava il Casentino a San Godenzo, in Mugello. Il toponimo è di origine latina, per contrazione dal nome del torrente Staggia. Le prime indicazioni sul paese di Stia si trovano nel Regesto Camaldolese del 1053 dove si legge della Plebe S. Mariae de Staia e successivamente, nel 1093, troviamo citato un Casale de Stia. Nel Medioevo Stia si sviluppò come "mercatale" della Contea di Porciano e residenza del ramo dei Conti Guidi detti "di Palagio" per ricordare la costruzione, avvenuta nel 1230, di una sontuosa abitazione sulle rive del torrente Staggia, detta appunto il Palagio. Attorno a questo imponente edificio si sviluppò un nuovo agglomerato, che andò ad aggiungersi al villaggio già esistente a monte, denominato Stia Vecchia.
Lucignano (AR)
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Lucignano, borgo medievale dal caratteristico impianto ad anelli concentrici, si trova all'incrocio fra le province di Firenze, Arezzo, Siena e Perugia. Bandiera arancione del Touring Club, possiede un notevole patrimonio artistico, paesaggistico ed enogastronomico. Lucignano è un piccolo borgo e rappresenta uno degli esempi più interessanti di urbanistica medievale per il suo impianto ellittico ad anelli concentrici. La felice collocazione geografica , sulla sommità di una collina al confine fra gli antichi possedimenti di Firenze, Arezzo, Siena e Perugia, lo ha reso strategicamente importante fin dall'antichità.
Come tutte le terre di frontiera ha subito influenze culturali diverse, ma il legame con Siena rimane quello che più di ogni altro ha caratterizzato lo sviluppo urbanistico e artistico del borgo. Sono prevalentemente senesi gli artisti che hanno realizzato le opere d'Arte conservate oggi nel Museo Comunale.
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