
Borghetti
Work in progress
Provincia di Firenze e Prato
Montefioralle - Greve (FI)
Montefioralle, a due passi da Firenze. Il piccolo borgo medievale è un vero e proprio gioiello che potete raggiungere anche a piedi partendo da Greve in Chianti con una passeggiata di circa mezz'ora. Strada facendo troverete il piccolo Museo di Arte Sacra che contiene una bellissima robbiana e che merita una breve sosta.
Qui si trova anche la casa natale di Giovanni da Verrazzano (di cui potrete ammirare la statua nella piazza di Greve) grande navigatore che ha scoperto la baia di New York.
Montefioralle è la patria della frittella di riso, protagonista della famosa sagra che si tiene ogni anno a marzo. Ma in questa terra è obbligatorio assaggiare il vino Chianti Classico prodotto da alcune delle vigne migliori d'Italia, magari davanti a un bel piatto di formaggi e affettati locali.
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Calenzano Castello (FI)
In quello che oggi viene chiamato Calenzano Alto, sorge l'antico Castello di Calenzano, un tipico borgo fortificato a pianta ovale che venne realizzato dalla famiglia dei Conti Guidi alla fine del XII secolo. Il castello fa parte dell'omonimo comune che sorge tra Firenze e Prato, tra i Monti della Calvana a ovest e il Monte Morello ad est. Il castello o meglio il borgo è caratterizzato dalle due porte d'accesso quella principale, a cui si accede anche in automobile e la seconda porta che è solo pedonale. Inevitabilmente la visita inizia affrontando la porta principale, un cassero contraddistinto da un'alta torre merlata di recente restauro. Superata la porta ecco la via o meglio il vicolo principale che taglia il borgo per tutta la sua lunghezza. Sulla stretta via si affacciano case e palazzi e giardini interni con abbondante vegetazione che supera le mura di confine. Seguendo la via si giunge in una specie di incrocio con una piccola piazzetta.
Qui si trova quello che viene erroneamente chiamato Castello di Calenzano che in effetti non è trattandosi della Villa dei Ginori
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Gonfienti (frazione) (PO)
Alla confluenza tra il torrente Marinella e il Bisenzio, nella parte Est di Prato, incontriamo il borgo medievale duecentesco di Gonfienti (gonfluentia=confluenza dei due fiumi) dove è stata ritrovata una città etrusca di grandi dimensioni. La posizione della città etrusca è a sole poche centinaia di metri dal casello A11 Prato Est, è a circa un chilometro e mezzo dalla stazione ferroviaria Prato Centrale, a due chilometri dal centro storico di Prato e a nove chilometri da Firenze.
Ci abita Giorgio Panariello, nome sul campanello Bagno Maria
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Provincia di Pisa
Miemo - Volterra (PI)
Miemo (già Castrum Miemi) è una frazione del comune italiano di Montecatini Val di Cecina, nella provincia di Pisa, in Toscana.Nome abitanti: miemese, miemesiComune: Montecatini Val di CecinaAbitanti: 13 (2011). Borgo medievale con la Chiesa intitolata a Sant'Andrea, la fattoria, la bella villa residenziale e alcune abitazioni.
Per la sua posizione sullo spartiacque tra le valli del Cecina e dell'Era, Miemo ha sempre rivestito notevole importanza strategica. A questo si devono le dispute per il suo possesso tra Pisa, Volterra e Firenze.
Il borgo diede i natali a una importante nobile famiglia e il castello di Miemo si trova spesso citato nei documenti medievali.
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Canneto (PI)
Canneto Questo grazioso borgo dalla storia millenaria presenta una particolare urbanistica di forma ellittica, con case-torri e la graziosa Pieve di San Lorenzo. che conserva una croce astile in rame dorato del tredicesimo secolo, così chiamata perché decorata su entrambi i lati per essere portata in processione (come quella che si svolge ogni tre anni). Rimasta a lungo abbandonata è stata oggi restaurata.
Lo sviluppo urbanistico ha sfruttato le mura della rocca senza snaturarle, allargando le feritoie e le guardiole ad uso finestre.
La natura selvaggia del territorio, a ridosso dell'aspro versante delle Colline Metallifere, rendono il borgo meta particolarmente indicata per gli appassionati di trekking e cicloturismo.
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Sasso Pisano - Il Lavatoio - Le Fumarole (PI)
Sasso Pisano è una frazione del comune italiano di Castelnuovo di Val di Cecina, nella provincia di Pisa, in Toscana. Situato vicino a Larderello, luogo celebre per lo sfruttamento dei soffioni e dei lagoni boraciferi, Sasso Pisano è un luogo in cui queste manifestazioni sono ancora visibili in maniera naturale. La struttura urbanistica del borgo, pur con gli inevitabili riadattamenti e le nuove edificazioni, mantiene il suo aspetto di rocca medievale. Il nucleo abitato più antico, il castello, si erge in posizione predominante alla sommità del colle, all'estremità orientale dell'intero abitato. Le mura perimetrali sono rimaste possenti nel tempo. Ne è un esempio l'arco a "trabocchetto" visibile all'interno del borgo, così esteso da sembrare una galleria.
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Il Lavatoio Le terme di Sasso Pisano sono forse tra le terme libere meno conosciute della Toscana. Decisamente meno spettacolari delle sorelle maggiori come Bagni San Filippo e Saturnia, il loro fascino risiede nel loro carattere intimo e rurale.
A Sasso Pisano, piccolo borgo della Maremma Pisana nel Comune di Montecatini Val di Cecina, circondato da colline splendide in tutte le stagioni, si può fare il bagno nelle calde e salutari acque termali nei pressi dei resti delle terme etrusche e romane e presso il Lavatoio, sulla destra del Borgo c'è un pargheggio, seguire la stredina tavolata, recentemente risistemato (acqua a 36°).

Le Fumarole Entrare nel Parco delle Fumarole significa fare una passeggiata in uno scenario surreale, tra piccoli geyser. Ci troviamo qui sotto il grazioso borgo medievale di Sasso Pisano, in località Lagoni di Sasso, una zona interessata da molti fenomeni geotermici con un paesaggio brullo, panorami selvaggi dove la vegetazione ha ceduto il passo a getti di vapore, sorgenti d'acqua caldissima e rocce dai colori insoliti.
Le "fumarole" , da cui prende nome il parco, sono emissioni gassose costituite da vapore acqueo, anidride carbonica e idrogeno solforato che fuoriuscendo dal terreno si raffreddano a contatto con l'atmosfera condensandosi in fumi.
Due sono i percorsi di visita del Parco delle Fumarole
Castelnuovo val di Cecina (PI)
Castelnuovo Val di Cecina, situato a 576 metri sopra il livello del mare, Castelnuovo Val di Cecina è circondato da un ambiente naturale vario che spazia da quello appenninico alla macchia mediterranea, per poi ritornare collinare con vigneti e oliveti. Nella parte vecchia alta sorgono la Chiesa del SS Salvatore e la Cripta Santa, mentre in quella bassa la cinta muraria con le due porte
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Montecatini val di Cecina (PI)
Il paese di Montecatini Val di Cecina era anticamente denominato "Castrum Montis Leonis". Fu costruito dai Belforti intorno al 960. Il borgo sorge a sud del corso del fiume Cecina, al centro dell'omonima Valle.
Tra queste troviamo la suggestiva Torre Belforti, attualmente di proprietà privata. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la torre venne utilizzata come rifugio dai bombardamenti. Le sue mura hanno infatti uno spessore straordinario e sono state realizzate in conci di pietra nera.
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La Sassa (PI)
La Sassa arroccato sulla propaggine settentrionale del Poggio al Pruno – il rilievo più alto della zona che sovrasta tutta la piana costiera da Follonica a Rosignano -, il castello di Sassa si erge a privilegiato punto panoramico sull'intera val di Sterza e su buona parte della media val di Cecina. Sassa regala al visitatore un incanto fatto di quiete, storia e tradizione ancora vividi nel volto e nei ricordi dei suoi pochi abitanti. Sassa è citata come insediamento non fortificato per la prima volta in un documento del 1128 ma già dal 1171 figura nella documentazione scritta pervenuta come castrum, castello, ovvero centro abitato dotato di fortificazioni.
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Provincia di Pistoia
Buggiano Castello (PT)
Buggiano Castello è un borgo, secondo alcuni storici di origine romana, appartenente al comune italiano di Buggiano nella provincia di Pistoia che negli anni ha visto una crescita esponenziale della popolazione, raggiungendo 8825 abitanti nel 2016.
Il borgo attualmente conta soltanto 135 abitanti visto che la maggior parte dei cittadini si sono trasferiti in epoche passate nella parte inferiore di Borgo dove ha sede il Comune.
Chiesa Madonna della Salute e di San Niccolao, Palazzo Pretorio, La Rocca
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Calamecca (PT)
Nella provincia toscana di Pistoia, Calamecca è un piccolo borgo medievale frazione di San Marcello Piteglio. È un luogo che sa di passato, questo, alla foce del fiume Pescia e nel cuore della Valdiforfora.
Si trova sulle montagne pistoiesi, Calamecca, e le sue prime notizie risalgono all'anno 766 quando – un documento conservato oggi all'interno dell'Archivio Storico Pistoiese – parlava dell'acquisto di un terreno da parte di un nobile pistoiese d'origine longobarda, tale Willifredo di Willerado. Circondato da una vegetazione di verde e di castagni, questo splendido borgo conserva ancora il fascino e la lentezza dei tempi antichi: pare che qui il tempo si sia fermato, ed è una sensazione evidente in ogni sua viuzza e in ogni sua costruzione.
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Crespole

Situato al centro della valle, il castello fu una potenza del luogo per centinaia di anni, arrivando persino all'indipendenza completa in ambito militare ed economico. È appartenuto, a differenza dei castelli confinanti, a famiglie guelfe e poi ai Panciatichi. A Crespole ha avuto sede Spino da Trivulzio de' Panciatichi, del quale è stato la roccaforte ed il braccio armato, quando il 16 febbraio 1290 conquistò Lanciole cacciandone le fazioni ghibelline avversarie, che avevano già subito la stessa sorte a Calamecca, ad opera dello stesso Trivulzio. Abitanti 100
Lanciole

Il borgo è situato in Val di Forfora, nella punta sud-ovest del comune di San Marcello Piteglio, molto vicino alla Valleriana, talvolta considerato parte di quest'ultima.
Il ponte vecchio è situato poco distante dal paese ed è a navata unica e completamente fatto di pietre. Il passaggio non è molto largo con due sponte laterali di circa trenta centimetri sempre in pietra. Abitanti 80

Montevettolini Castello (PT)
La villa medicea di Montevettolini si trova all'estremità settentrionale del colle poco distante dalla pieve di S. Michele Arcangelo, dalla canonica e dalla piazza del Comune. La villa fu fatta costruire dal Granduca Ferdinando I e la sua realizzazione venne affidata a Gherardo Mechini, nominato nel maggio di quello stesso anno "Architetto di Sua Altezza" e già capo maestro a servizio del Granducato fin dal 1581; venne realizzata fra la fine del cinquecento e il primo ventennio del seicento. L'edificio per tutto il periodo successivo rimase pressoché immutato nel suo aspetto complessivo e mantenne i propri caratteri austeri, presentando una fisionomia imponente e severa, che ha l'aspetto di fortilizio
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Cecina Castello - Larciano (PT)
Epoca: X secolo, edificato dai conti Guidi, ma il sito ha evidenti origini etrusco-romane.
Ubicazione: Cecina è una frazione della Valdinievole che si affaccia sul Padule di Fucecchio, posta a poco più di 2 km da Larciano, in provincia di Pistoia. Il castello, che cinge il paese omonimo di 150 abitanti, si trova a 140 metri d'altezza sul versante sud-occidentale del Montalbano, una catena collinare fittamente incastellata a impronta pistoiese, che si snoda da Serravalle a Signa.
Stato di conservazione: per la sua collocazione assolutamente periferica, lontana cioè dai grandi passaggi, il castello di Cecina larcianese può dirsi in discreto stato di conservazione.
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Collodi (PT)
L'antico borgo di Collodi, in provincia di Pistoia ma a brevissima distanza dal confine con Pistoia, si presenta come una vera e propria "cascata" di case piccole e arrampicate sul pendio di un colle scosceso, disposte sui lati di due triangoli che si toccano con i vertici. Alla base del triangolo superiore c'è l'Antica Rocca, all'altra, invece, la maestosa Villa Garzoni, che sorge sulle rovine dell'antico Castello medievale e che sembra sorreggere l'intero borgo.
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Cutigliano (PT)
Il borgo di Cutigliano, un romantico borgo medievale sull'Appennino pistoiese: vie strette e case in pietra, tramonti rossi sulle montagne che lo circondano, ristorantini che preparano piatti a base dei prodotti locali e dopo una risalita in funivia, una lunga ciaspolata sulla neve dagli impianti sciistici della Doganaccia fino al passo della Croce Arcana. Questi sono stati gli ingredientri di un fine settimana in montagna tutto in chiave slow.
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Larciano Castello (PT)
Larciano domina le pendici occidentali del Montalbano. La zona fu sede di insediamenti umani fin dall'età romana, come testimoniano numerosi ritrovamenti archeologici, e lo stesso nome del castello deriva da 'Larcius', nome personale latino. Durante tutto il medioevo Larciano fu il centro principale dell'area grazie soprattutto al raccordo della via Francigena che da qui risaliva il monte Albano verso Serravalle.
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Marliana - Panicagliora - Momigno - Montagnana Pistoiese (PT)
Marliana si trova dove la Valdinievole incontra la Montagna Pistoiese, e va dalle valli dei fiumi Vincio e Nievole alle propaggini dell'Appennino Tosco-Emiliano. In gran parte coperto da fitti castagneti, le colline di Marliana spesso si aprono in dolci declivi coltivati a vite e ulivo.

Non ci sono Reel
Panicagliora Il paese si trova lungo il crinale dell'Appennino Tosco-Emiliano che da Poggiobello, alto 1077 metri s.l.m., e dal monte Bersano, alto 1053 metri s.l.m., passando per Panicagliora, scende fino a Marliana ed alla pianura della Valdinievole, presso Montecatini Terme. A Panicagliora il crinale fa da spartiacque tra i bacini idrografici del torrente Nievole, a Sud, e del torrente Pescia, a Nord. Questa posizione a cavallo tra due versanti opposti e piuttosto ripidi fa del paese una sorta di terrazza naturale da cui si gode una vista a 360 gradi
Momigno l paese si trova lievemente spostato verso ovest rispetto al centro della testata della valle del Vincio di Montagnana, affluente del Torrente Ombrone Pistoiese, appartenente al bacino idrografico del fiume Arno, Valle che scende verso la pianura Pistoiese in direzione da Nord-Nord-Ovest verso Sud-Sud-Est. A Ovest di Momigno si trova il crinale spartiacque con il bacino idografico della Valle della Nievole. A Nord del paese s'incontra il crinale che da Poggiobello, alto 1077 metri s.l.m., attraverso il monte Bersano, alto 1053 metri s.l.m
Montagnana Pistoiese Il paese si trova sul versante destro della media valle del Vincio di Montagnana, affluente di destra del torrente Ombrone Pistoiese, appartenente al bacino idrografico del Fiume Arno. La Valle del Vincio di Montagnana scende dal poggio Bersano, alto 1053 metri s.l.m., in direzione Sud-Ovest, fino alla pianura presso la periferia di Pistoia. A Ovest della Valle del Vincio di Montagnana si trova il crinale spartiacque con il bacino idrografico della valle della Nievole; a Est, invece s'incontra il crinale spartiacque con la valle del Vincio di Brandeglio.
Massa e Cozzile (PT)
Massa e Cozzile Centri di origine alto-medioevale, legati, oltre che dal vincolo amministrativo, da una vivace economia, basata sull'industria alimentare, e dalle medesime vicende storiche. Costituiscono comune sparso con sede a Massa, comprendente, oltre Cozzile, altre località, quali: Biscolla, Margine Coperta-Traversagna, Mortineto. La popolazione dei massesi (o cozzilesi) ha un indice di vecchiaia che supera di poco i valori medi. Il territorio comunale si presenta alquanto irregolare dal punto di vista morfologico e del paesaggio.
Altitudine 223 slm
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Monsummano Alto (PT)
Il colle di Monsummano – Monsummano Alto sorge alle falde settentrionali del Montalbano, elevandosi con la sua forma tronco conica per circa 340 metri sul livello del mare, dove il torrente Nievole si getta nella pianura. Dell'antico castello sul colle si conservano oggi i resti della cerchia ellittica delle mura, che lo cingevano per un perimetro di circa due chilometri, e due delle tre porte di accesso: la porta di "Nostra Donna", a nord-ovest, e quella detta "del Mercato" o "Porticciola", che si affaccia, pressoché intatta, verso il colle di Montevettolini.
Delle numerose torri di cui era munito il castello di Monsummano Alto resta, all'estremità occidentale della cinta muraria, una robusta torre pentagonale, diroccata.
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Sambuca Pistoiese Castello (PT)
Sambuca Pistoiese, nell'Appennino tosco-emiliano tra l'alta Valle del Reno e quella percorsa dal torrente Limentra, fu centro feudale, poi podesteria e con le riforme leopoldine divenne sede di comunità. Il castello di Sambuca è arroccato su un alto costone, in origine ben protetto da mura merlate, dominante sulla vallata del Limentra. Poco resta della duplice cinta muraria concentrica che avvolgeva l'abitato, scomparsi i due accessi, la Porta Pistoiese e la Porta Bolognese. Notevoli invece i resti della rocca, posta al vertice più elevato delle fortificazioni: avanzi del tracciato della mura - quasi interamente conservato - e la svettante torre del cassero, conservata per un terzo della sua altezza originaria che superava i 20 metri.
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Serra Pistoiese (PT)
Serra Pistoiese la prima memoria di Serra si ha nel 1040 come roccaforte dei Conti Alberti di Capraia, ceduta poi ai pistoiesi alla fine del XIII secolo. Il castello fu distrutto nel 1327 ma riedificato in poco tempo. Visitando l'antico borgo si coglie subito la particolarità della sua struttura urbanistica, che si snoda lungo il crinale del monte, con una via unisce le due antiche porte di accesso ancora visibili nelle antiche mura. All'interno del perimetro fortificato sorge la chiesa di San Leonardo. Nel campanile, in origine torre di guardia, si apre l'antica porta del castello, sormontata da uno stemma mediceo in pietra. Di particolare interesse è il sito dove sorse la pieve di Furfalo, una delle più antiche del territorio pistoiese, i cui ruderi sono ancora visibili in un bosco tra il paese di Serra e la valle della Nievole.
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Serravalle Pistoiese (PT)
Serravalle Pistoiese si trova nelle vicinanze delle bellissime colline del Montalbano, lungo lo spartiacque dei fiumi Nievole e Ombrone.
Tra gli edifici del borgo medievale troviamo la chiesa di San Michele (XII-XIII secolo), che conserva alcune opere d'arte tra cui un affresco del XIV secolo e un trittico di Bartolomeo di Andrea Bocchi del XV secolo. Altro edificio importante è la parrocchiale di Santo Stefano, edificata nel XIII secolo. L'oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano conserva al suo interno resti di affreschi del XIV secolo.
Da vedere anche la Rocca Nuova.
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Spedaletto (PT)
Spedaletto Il paese prende il nome dall'antica tradizione di ospitalità ai viandanti già nota nel medioevo. Ignota è l'origine dell'antichissimo ospizio di "Pratum Episcopi" che secondo alcuni studiosi potrebbe identificarsi con quello di Cassio, compreso nella donazione di Gaidoaldo (anno 767) al Monastero di S. Bartolomeo.
La presenza dell'Ospizio nella vallata del torrente Limentra rappresentava un sicuro punto di riferimento per i pellegrini che si trovavano sulla Via Francesca della Sambuca; ogni sera al tramonto la campana suonava a rintocchi per indicare gli alloggiamenti compresi entro il perimetro fortificato dove veniva offerto rifugio, cibo e riposo.
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Uzzano (PT)
Uzzano Il territorio di Uzzano, nella Valdinievole, è un insieme di interessanti frazioni che si distribuiscono armonicamente tra pianura e collina. Questi paesaggi hanno sicuramente un fascino che resiste al tempo, tanto che persino il Maestro Giacomo Puccini trascorse qui alcuni mesi, durante i quali, evidentemente ispirato, compose il secondo e il terzo atto della Bohème. Più precisamente alloggiò a Villa Orsi Bertolini, un luogo tranquillo immerso tra oliveti e cipressi, dove si dice l'artista usasse rilassarsi in una vasca in pietra posta in giardino
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Popiglio - Ponte di Castruccio - Torri di Popiglio (PT)
Popiglio è un borgo della provincia pistoiese che si trova situato nella fazione del comune di San Marcello Piteglio, lungo l'argine del fiume Lima posto a 523 metri sul livello del mare; conta circa 500 residenti, pochi in confronto alla stagione estiva, durante la quale molti degli abitanti emigrati in città tornano al fresco delle montagne pistoiesi. La Rocca di Popiglio è stata un'importante struttura difensiva della montagna pistoiese poiché si trovava al confine con Lucca, la Rocca molto probabilmente fu instaurata al di sopra di un accampamento romano e aveva la funzione di sorvegliare quest'ultimo. Altrimenti chiamato localmente Ponte di Campanelle, fu realizzato da Castruccio Castracani degli Antelminelli, condottiero lucchese vissuto tra il 1281 e il 1328, dal quale prende il nome. Lo eresse utilizzando pietra e ciottoli di fiume nel 1317, sulle rovine di un ponte romanico, situato all'epoca sul confine tra Pistoia e Lucca.
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Provincia di Lucca
Boveglio (LU)
Boveglio è un piccolo borgo di circa 150 abitanti in provincia di Lucca. E' situato a 750 m s.l.m. nella valle della Pescia di Collodi (Valleriana), tra l'altopiano delle Pizzorne e il monte Battifolle;
poche centinaia di metri a nord del paese si trova la Foce del Trebbio, il valico che collega il comune di Villa Basilica con la valle dalla Lima.
Visitato il 20 Marzo 2024 per il Reel, gli abitanti sono solamente 110. Grazie al proprietario del Bar Ferrari e a una cliente che ci hanno raccontato la storia del Borgo.
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Villa Basilica (LU)
Alle pendici dell'altopiano delle Pizzorne, si trova il piccolo paese di Villa Basilica. A metà strada tra Lucca e Pistoia e vicino alla Collodi di Pinocchio, il borgo è un agglomerato di casette che creano vicoli e piazze dallo stile unico. Il comune di 1.768 abitanti della provincia di Lucca. Ha una superficie di 36,45 chilometri quadrati e sorge a 330 metri sopra il livello del mare.
Da visitare la Rocca Link qui per il Video
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Cardoso di Gallicano e Verni (LU)
Borgo posto alla base meridionale del monte Gragno, Cardoso viene citato per la prima volta in un documento nel 996 in cui il vescovo Lucchese Gherardo allivellò dei beni a Sisemundo dei Rolandinghi di Loppia.
Cardoso fu sede di un castello, edificato nel 900, che a causa dei conflitti tra lucchesi e i feudatari della Garfagnana fu in parte demolito. Assoggettato ai lucchesi nel 1200, come la maggior parte dei comuni limitrofi, venne inserito nella "Vicaria di Barga". All'inizio del XIV secolo fu inserito nella Vicaria di Gallicano e successivamente nel XV secolo passò sotto il controllo della casata estense.
Link qui per indicazioni stradali Cardoso e Verni
Verni era in origine un castello appartenente ai nobili Porcaresi, continuamente in conflitto con il vicino Trassilico, fu fin dall'espansione della Repubblica di Lucca in Garfagnana un'importante roccaforte militare. Caratterizzato da un'imponente porta d'ingresso ad arco (uno degli ultimi resti della possente cinta muraria) tipicamente medievale il borgo lascia riscoprire antichi vicoli e portali, caratteristiche abitazioni in pietra e la chiesa di S. Martino, risalente al periodo longobardo, con il suo caratteristico abside realizzato in epoca romanica in blocchi levigati di pietra arenaria. Oltre al fascino medievale, il borgo, grazie ai suoi 500 metri di altitudine, gode di una strepitosa vista sulla Garfagnana ed è circondato da rigogliose selve di castagno e da una graziosa campagna disseminata di caratteristici casolari rurali.
Isola Santa (LU)
Isola Santa sorge sulle rive di un piccolo lago, circondato da boschi di castagno e da alte montagne, un luogo incantevole di villeggiatura in ogni stagione dell'anno. Ci troviamo in provincia di Lucca, nella regione storica della Garfagnana, ad un'altitudine di 550 metri sopra il livello del mare. Il borgo poggia sulle rovine dell'antico ospizio, meta di sosta per i viandanti che attraversavano le Apuane, tra la Versilia e la Garfagnana, in quanto questa era l'unica strada della zona. La fortuna di Isola Santa è andata scemando nel tempo, poichè dal 1880 la strada del Cipollaio – l'attuale strada provinciale di Arni.
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Montecarlo (LU)
Montecarlo Il Comune di Montecarlo è posto in Provincia di Lucca ed il suo territorio ha un'estensione di 1559 ettari ed una popolazione di circa 4.335 abitanti. Il Centro storico, ben conservato ed ancora circondato dalla splendida cinta muraria, sorge su di un colle isolato.
Altitudine 163 s.l.m. Visitare la Rocca del Cerruglio
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Pruno di Stazzema (LU)
Pruno di Stazzema È situato all'interno del Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane, circondato dalla maestosità di splendide montagne: Pania della Croce, il caratteristico Monte Forato, il Monte Croce. Il nome del borgo deriva dal vocabolo latino prunulus, cioè susino spinoso o selvatico. La sua esistenza è attestata per la prima volta in una pergamena dell'anno 804. Poco distanti dall'abitato si trovano il caratteristico Mulino del Frate e la cascata dell'Acqua Pendente. Nei pressi del mulino c'è un suggestivo ponte romanico, recentemente restaurato. Da Pruno iniziano i vari sentieri che consentono di raggiungere le cime più pittoresche delle Alpi Apuane e la più lontana Garfagnana.
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Sillico (LU)
Sillico questo borgo è arroccato su una montagna da cui si gode una spettacolare vista su tutta la valle sottostante e in particolare è possibile vedere il borgo fortificato di Castiglione di Garfagnana e la Fortezza di Mont'Alfonso a Castelnuovo Garfagnana.
Sillico è il borgo ideale se stai cercando quiete e silenzio e di riscoprire ritmi, sapori di un tempo. Un po' meno se come noi vuoi esplorare la Garfagnana: per arrivare a Sillico dalla valle ci vogliono almeno 20 minuti di stradine strette e tortuose. Niente di inaffrontabile, ma va messo in conto.
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Minucciano (LU)
Minucciano è un comune italiano di 1 805 abitanti della provincia di Lucca in Toscana, nella storica regione della Garfagnana, alle sue estremità nord-occidentali ai confini con la Lunigiana.
«È questo paese situato in un'angusta altissima gola di monti che chiudono due profonde valli, quella del Serchio a levante-scirocco e l'altra della Magra a ponente-maestrale sotto le sorgenti del Serchio Minuccianesse, appellato anche il fiume di San Michele. La comunità di Minucciano confina dal lato orientale, ossia di Val di Serchio, con le comunità Estensi, di Vagli di sotto, di Camporgiano, di Piazza, di Giuncugnano e di Sillano; dal lato settentrionale e occidentale che acquapende in Val di Magra con le comunità del Granducato toscano, cioè di Casole e di Fivizzano; e dal lato di ostro che guarda il mare con la comunità di Massa-Ducale.
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1' Tour in Lucchesia 1 ora e 24 minuti da Borgo a Mozzano - Tour dei Borghetti
Borgo a Mozzano - Ponte del Diavolo
Posto a 120 metri sul livello del mare, a quattro chilometri di distanza dal Capoluogo, in prossimità della confluenza del fiume Lima nel fiume Serchio.
La stazione ferroviaria del Comune di Bagni di Lucca è situata a Fornoli (costruita nel 1905 collegò il paese e l'intera Val di Lima con Lucca), servita, oltre che dai taxi, dai mezzi Vaibus per il collegamento col Capoluogo. Qui è possibile ammirare il Ponte delle Catene mirabile opera di ingegno e tecnica ideato da Lorenzo Nottolini (1787-1851) nel 1840 su incarico di Carlo Ludovico di Borbone, dopo che il vecchio ponte (che si voleva essere stato costruito a Castruccio Castracani degli Antelminelli nel 1317) era stato spazzato via dalla piena del fiume nel 1836. Link su foto per indicazioni stradali
Fornoli - Ponte delle Catene
Posto a 120 metri sul livello del mare, a quattro chilometri di distanza dal Capoluogo, in prossimità della confluenza del fiume Lima nel fiume Serchio.
La stazione ferroviaria del Comune di Bagni di Lucca è situata a Fornoli (costruita nel 1905 collegò il paese e l'intera Val di Lima con Lucca), servita, oltre che dai taxi, dai mezzi Vaibus per il collegamento col Capoluogo. Qui è possibile ammirare il Ponte delle Catene mirabile opera di ingegno e tecnica ideato da Lorenzo Nottolini (1787-1851) nel 1840 su incarico di Carlo Ludovico di Borbone, dopo che il vecchio ponte (che si voleva essere stato costruito a Castruccio Castracani degli Antelminelli nel 1317) era stato spazzato via dalla piena del fiume nel 1836. Link su foto per indicazioni stradali
Bagni di Lucca
In provincia di Lucca, la piccola Bagni di Lucca è una gemma davvero da non perdere. Siamo sulla strada che conduce alla Montagna pistoiese, lungo il corso del torrente Lima, non distante dal comune di San Marcello Pistoiese, nel cuore di una zona dove è la natura la vera padrona. Ma a fianco di questo panorama incontaminato, Bagni di Lucca è nota anche – e soprattutto – per le sue fonti termali, la cui storia ha origini antichissime, tanto che addirittura ai tempi dei Romani erano già ben note. In epoche più moderne, le terme di Bagni di Lucca erano frequentate dai pellegrini della via Francigena.
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Casabasciana
È situata a 572 metri sul livello del mare, dista dal capoluogo nove chilometri e mezzo, ed è raggiungibile, dalla Statale del Brennero, prendendo il bivio in località Fabbriche di Casabasciana.
Passata la località Corona si trova l'antica chiesa di San Michele in Matriceto del sec. XIII. Oltre a questa la pievania di Casabasciana possedeva anche la chiesa di San Lorenzo in Cerqueto e San Martino in Surignano.
Sotto il paese è visibile la deviazione per la pieve romanica, edificio del sec. XII. Il piazzale del paese è dedicato a Don Giovanni Ricci nativo di Sorbano del Vescovo ma parroco di Casabasciana dal 1952 al 1957, morto in giovane età e sepolto qui per suo volere.
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Crasciana
È così raggiungibile: partendo dal capoluogo, sulla strada statale del Brennero prendere il bivio a destra in località Fabbriche di Casabasciana, passati gli abitati di Sala, Casabasciana e il torrente Granchia incontrerete questo paese come l'ultimo, stagliato in alto sul monte in posizione dominante, da qui l'appellativo di pomposa. La conformazione urbanistica di Crasciana è a ventaglio con in cima la torre campanaria a merli guelfi del secolo XVII e la chiesa parrocchiale. Il panorama è meraviglioso e spazia dal monte Battifolle a Brandeglio, posto di fronte, fino alla Controneria e al Prato Fiorito, oltre la catena dell'Appennino incornicia la vista.
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Palleggio
Raggiungibile dalla statale del Brennero svoltando a sinistra in località Astracaccio oppure proseguendo da San Cassiano di Controne verso la Statale. Quest'ultima strada segue il tracciato preromano e permette il collegamento di Palleggio a tutti i paesi della Controneria.
La posizione del paese era strategica per il controllo della valle, verso Bagni di Lucca, ed il campanile era probabilmente l'antica torre di avvistamento, posta a guardia della via che collegava la Val di Lima con il versante del modenese attraverso l'Appennino.
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Vico Pancellorum
Vico Pancellorum Il piccolo e grazioso borgo ci accoglie per un meritato riposo e restiamo affascinati dalle numerose opere d'arte contemporanea esposte nei vicoli del paese. Sculture, quadri e istallazioni ci accompagnano nell'esplorazione di Vico che si arricchisce sempre più di opere d'arte grazie alla rassegna annuale La settimana degli artisti. Il magico borgo è unico anche per una speciale lingua, l'Arivaresca, nata proprio a Vico grazie alla presenza degli stagnini, artigiani riparatori di pentole che furbescamente, per non farsi comprendere, inventarono il nuovo idioma, tramandato ancora oggi. Da non perdere, l'enigmatica Pieve di San Paolo, documentata dal IX secolo, ci incuriosisce con i peculiari motivi allegorici scolpiti sull'architrave della facciata.
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Lucchio e Rocca di Lucchio
A 780 metri sul livello del mare, dista diciotto chilometri da Bagni di Lucca, è il paese in assoluto più lontano dal capoluogo. Situato ai confini del Comune di Bagni di Lucca verso Pistoia si raggiunge dalla strada statale del Brennero, prendendo il bivio in località Tana a Termini. Il paese non è visibile dalla Valdilima lucchese ma per poter avere una buona panoramica è necessario superare l'abitato di Tana a Termini e inoltrarsi sulla strada che conduce a Popiglio. Solo allora Lucchio ci apparirà aggrappato ad una roccia quasi strapiombante, sulla cui sommità vi sono i resti dell'antica rocca, vigilante su tutto il paese. Presente in Rocche o Castelli
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Pieve di San Cassiano
Situato a 490 metri sul livello del mare, dista circa dieci Km chilometri dal Capoluogo, raggiungibile da Corsena attraverso Refubbri, Guzzano, Gombereto, Longoio, San Gimignano, oppure dal fondovalle con la strada che passa anche a Palleggio seguendo il tracciato preromano.
La Controneria è la zona più estesa e più popolosa del Comune di Bagni di Lucca e vede i suoi centri nella Pieve di Controne, in San Gemignano e in San Cassiano.
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2' Tour Lucchesia da Borgo a Mozzano di 1 ora e 14 minuti - Tour dei Borghetti
Benabbio

Il paese di Benabbio è situato sul fianco destro della profonda vallata del rio Benabbiana, un affluente di sinistra del torrente Lima, e si estende in più nuclei abitati sul versante sud-occidentale del colle della Bastia o di Castello, tra le quote di 400 e 520 m.[1] Sulla cresta del colle che domina l'abitato attuale, e raggiunge la quota di 620 m, si trovano i resti del castello di Benabbio
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Brandeglio

Il piccolo paese si trova a 640 m s.l.m. ed è raggiungibile tramite un bivio della Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero all'altezza di Pian dell'Ospedaletto. Tale strada, l'unica del paese, dopo 6 chilometri di salita per il monte porta a un primo complesso abitato chiamato "Montaglioni", per poi continuare fino alla piazza, la quale comprende una fontana con acqua potabile, un edificio religioso e un monumento dedicato ai paesani caduti nella prima guerra mondiale.
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Cocciglia

Il borgo di Cocciglia si trova a un'altitudine di 353 metri, lungo la strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero nel tratto che collega Bagni di Lucca con San Marcello Pistoiese. La frazione è nota per le cosiddette "strette di Cocciglia", gallerie naturali scavate nella roccia dal corso del fiume Lima.[3]
Dista circa 9 km dal capoluogo comunale di Bagni di Lucca e poco più di 35 km da Lucca. Sono comprese nella frazione di Cocciglia anche le località di Arzale, Ponte Nero e Scesta.
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Loc. ponte Maggio

Il ponte Maggio, sul torrente Lima nel Comune di Bagni di Lucca, in epoca medievale era un ponte importante, posto nel fondo della valle che conduce al territorio pistoiese. È un imponente ponte carrabile ad arco a tutto sesto; su di esso passa ancora oggi la strada che porta a Casoli. È stato realizzato nel corso del XIV secolo da maestranze locali, che utilizzarono pietra arenaria come materiale da costruzione.
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Casoli

Il borgo di Casoli si trova su un colle, con la parte alta ("Castello") esposta a sud, a 500 m sul livello del mare: l'abitato è sulla sponda sinistra del torrente Lima. Il colle domina 200 m sopra la strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero.[2] Verso sud sulla destra è presente il Monte Prato Fiorito (m. 1297) e sulla sinistra la Penna di Lucchio. Da questo lato abbondano i castagneti i quali producono le castagne dolci carpinesi, adatte per ricavarne farina di castagne (pane dei poveri).
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Provincia di Massa Carrara
Bagnone (MS)
Il borgo si staglia su uno sperone roccioso, immerso in un fitto bosco di pini e querce. Di origini medievali, Bagnone ha avuto una grande importanza grazie alla posizione strategica, considerato che sorge all'incrocio di vie di comunicazione importanti. Il piccolo borgo vanta inoltre una lunga tradizione di coltivazione della cipolla nella zona di Treschietto, da cui prende il nome. A pochi km la Cascata del Torrente Acquetta, nella località di Vico Monterole.
Link su foto per indicazioni fino alla Cascata.
Borgo di Castevoli (MS)
Nella provincia toscana di Massa, Il borgo di Castevoli deve il suo nome al toponimo "Casteolo", cioè terra murata. Le prime notizie di Castevoli risalgono al 1077 con la concessione dell'imperatore Arrigo III del paese ai Marchesi Ugo e Folco d'este consorti dei Malaspina, ai quali Castevoli pervenne nel 1221 con la divisione tra lo Spino Secco e lo Spino Fiorito. Da Corrado l'Antico, attraverso i vari successori, il feudo arrivò fino a Cristoforo di Azzone nel 1476, per poi estinguersi nel 1757 e passare ai Marchesi di di Villafranca fino alla ribellione contro Tommaso di Villafranca nel 1794.
Castevoli comprende le località di Borgo, Foce e Pieve.Link su foto per indicazioni stradali
Borgo di Ponzanello e Castello (MS)
Il Borgo di Ponzanello si trova nel comune di Fosdinovo, sulla strada che collega il capoluogo con il comune di Aulla. La caratteristica principale del borgo medievale è la sua forma particolare: una tripla forma concentrica e fortificata. Probabilmente aveva queste caratteristiche architettoniche sin dalla sua nascita. Viene citato per la prima volta nel 963 d.C.
Durante tutto il X secolo si hanno numerosi documenti che citano il borgo di Ponzanello come territorio sotto il controllo dei Vescovi di Luni, dai quali dipende dal 1158. Il già presente castello diventa ben presto sede e cassaforte dei Vescovi-Conti di Luni, che trovarono sulle montagne tra Luni ed Aulla un luogo strategicamente perfetto per il controllo del territorio. Visita anche il Castello
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Regnano (MS)
Regnano è una frazione del comune di Casola in Lunigiana, in provincia di Massa-Carrara, nella regione Toscana. Regnano è suddiviso in tre località: Villa, Poggio e Castello. Posto fra la riva destra del torrente Aulella e la sommità dell'Alpe di Mommio[2], Regnano conserva tracce di architetture storiche e tradizioni popolari. All'interno del borgo sono visibili alcune rovine del Castello di Monte Fiore[3], costruito dal longobardo Guiterno nel XI secolo. Fu edificato su un alto colle, in modo tale da avere una forte funzione difensiva. Nel 1185 Federico I diede questo feudo, in un atto di donazione, a Pietro, vescovo di Luni, finché il suo successore lo cedette ai Malaspina nel 1202..
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Mulazzo (MS)
Il comune di Mulazzo si estende a destra del bacino idrografico del fiume Magra, dal fondovalle fino al contrafforte appenninico che lo separa dalla Val di Vara e che culmina nel Monte Cornoviglio. Il borgo sorge ben visibile e caratteristico su un colle, aggirato dal torrente Mangiola e dal cosiddetto Fosso del Lavatoio. Deve probabilmente il suo toponimo al nome di un possidente romano: Mulatius.
Terra antichissima di importanti ritrovamenti di statue stele, soprattutto a Groppoli, Campoli e Canossa, Mulazzo rivestì una certa importanza in epoca medievale.
Centro del feudo dei Malaspina dello Spino Secco dal 1221
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Equi Terme - Lunigiana (MS)
Equi Terme si trova a ridosso di una delle cime più maestose delle Alpi Apuane, il Pizzo d'Uccello, arroccato su un'erta collina che si fa subito roccia. La parete Nord di questa montagna, famosa fra gli Alpinisti,sembra quasi voler proteggere il piccolo paese lunigianese, ameno, misterioso, ricco di quell'atmosfera che solo i luoghi abitati da tantissimo tempo riescono a infondere: Le sue grotte, un vero e proprio spettacolo natuarle, hanno dato alla luce le prove di antichissime presenze, le sue cave di marmo hanno dato lavoro a centinaia di persone e le sue Terme sono state apprezzate già dagli antichi romani.
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Crespiano (MS)
Crespiano, dal gentilizio romano "Crispus", si trova situato alle falde del monte Linari, accanto al torrente Taverone.
Il piccolo borgo si sviluppa accanto alla pieve di Santa Maria Assunta, con case in pietra affacciate sul corso d'acqua, mentre la parte più moderna è posta davanti alla chiesa, dall'altre parte della strada
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Provincia di Arezzo
Il Borro (AR)
Le origini del centro abitato non sono sufficientemente documentate, ma è probabile che un castello dovesse già sorgere qui nel periodo alto-medievale,[5] e che fu successivamente acquistato nel XIII secolo dal nobile milanese Borro Borri,[6][5] che qui vi si trasferì e che fu podestà di Arezzo dal 1254 al 1256.[6] Borro Borri è difatti il capostipite della famiglia toscana dei Borri, che signoreggiò in queste terre e indicata nei secoli successivi come "del Borro" o "dal Borro" proprio da questa località.
Nel 1833 la frazione contava 369 abitanti,[3] mentre nel 1931 la popolazione era di 249 abitanti. Nel secondo dopoguerra iniziò per il Borro un processo di spopolamento tanto che nel 1981 si contavano solamente 36 abitanti. Nel 1993 la tenuta del Borro, che coincide grossomodo con il nucleo antico del paese, fu acquistato da Ferruccio Ferragamo, che la trasformò in albergo diffuso
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Civitella in Val di Chiana (AR)
Civitella in Val di Chiana è un caratteristico borgo medievale che sorge sulla sommità di una collina a una manciata di chilometri da Arezzo e a 40 km da Montepulciano, facilmente raggiungibile da Borgo Tre Rose.
In realtà, sarebbe più corretto dire che Civitella in Val di Chiana è un comune sparso, ossia è costituito da tante piccole frazioni di pari importanza. Tale comune si caratterizza per una morfologia del territorio molto eterogenea, e di fatto risulta diviso in due aree ben distinte: quella di bassa montagna ricoperta di boschi che ospita la stessa Civitella, e quella pianeggiante, nella quale si trovano i centri più popolati come Badia al Pino, Pieve al Toppo e Viciomaggio.
Altitudine 525 metri slm
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Gargonza (AR)
Il borgo fortificato del Castello di Gargonza è un villaggio di origine medioevale che si trova in Toscana. È circondato da una proprietà boschiva di 500 ettari e si affaccia sulla splendida Val di Chiana. Gargonza è meta ideale per scoprire questa parte di Toscana ricca di città d'arte come Siena ed Arezzo ma anche centri minori come quelli di Monte San Savino, Civitella in Val di Chiana e Lucignano. Le prime notizie del fortilizio risalgono alla metà del XII secolo. Nel Duecento era un feudo degli Ubertini, una delle più potenti famiglie aretine dell'epoca, ma a causa della sua posizione strategica fra la Val di Chiana aretina e la terra senese, il castello fu al centro di continue dispute per il suo controllo tra le città di Arezzo, Siena e Firenze.
Secondo la tradizione nel 1304 Dante Alighieri, guelfo bianco esiliato, partecipò a Gargonza a una riunione politica assieme a ghibellini fiorentini e aretini. Si può dormire qui
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Montegonzi (AR)
L'edificio più importante ancora oggi esistente in Montegonzi è il Cassero, che si presenta come una grossa costruzione dal perimetro di circa 110 metri, distribuito su dieci lati, che formano una struttura irregolare. Le mura esterne hanno uno spessore di base di 1.50 metri e s'innalzano, da diversi livelli, fino a raggiungere, pareggiandosi in cima, l'altezza massima di circa 14 metri. La torre maggiore raggiunge l'altezza di circa 20 metri e misura all'interno 5.70 x 4.50 metri. Qui lo spessore della muraglia è di 85 cm. L'altra torre a pianta quadrata è più piccola e più bassa di circa tre metri.
La fortificazione attualmente si presenta come nella sua forma antica, salvo il tetto, le finestre e le porte ricavate nella muraglia esterna. Alla fine del secolo scorso il castello passò ai Quartesi, che lo avevano avuto dai Ricasoli, ai Viligiardi, abitanti già in Montegonzi. Link su foto per indicazioni stradali
Monterchi (AR)
Monterchi è un piccolo ma grazioso borgo in provincia di Arezzo, più precisamente in Valtiberina. Dal centro storico di Monterchi si gode di una gradevolissima vista sulla campagna circostante, essendo posto su una collinetta (detta Monte d'Ercole, da cui poi ha preso il nome).
A Monterchi è possibile visitare il Museo della Madonna del parto, che ospita appunto il celebre affresco di Piero della Francesca. Altro museo che è possibile visitare è "Il museo delle bilance", dove è possibile ripercorrere oltre 600 anni di storia della bilancia, grazie a circa 160 tipologie di bilance.
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Ortignano Raggiolo (AR)
Ortignano-Raggiolo è un luogo in cui l'anima si rifugia. I suoi boschi di castagni, i suoi borghi e i suoi paesaggi sono un mondo da scoprire che offre scampoli di vita vera. Il territorio è solcato dal torrente Teggina, che nasce dal massiccio del Pratomagno per poi tuffarsi nell'Arno, diventandone affluente.
La prima frazione del comune che incontriamo è quella di San Piero in Frassino, che ne è anche il centro più grande e popoloso. Da qui si raggiunge Ortignano, paese diviso in una parte a valle, più moderna, e la parte alta, arroccata sulla collina, dai tratti più medievaleggianti.
Il nome del paese deriva con ogni probabilità dal nome di persona Hortius o Hortinius ed è citato per la prima volta nei documenti nell'anno 1225, in occasione di una controversia in cui fece da arbitro l'abate Rainaldo di Capolona
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Provincia di Livorno
Populonia (LI)
Populonia è un'esperienza indimenticabile, la meta ideale per una vacanza culturale immersi nella natura e nella storia. Esteso tra le pendici del promontorio di Piombino e il Golfo di Baratti, il Parco Archeologico di Baratti e Populonia comprende l'area dove sorgeva la città etrusca e romana di Populonia, nota fin dall'antichità per l'intensa attività metallurgica legata alla produzi one del ferro.
Populonia è un luogo di grande fascino, immerso in un paesaggio naturale unico. Dal mare del golfo di Baratti, su cui si affacciano le sepolture dei princìpi guerrieri, alla macchia mediterranea ch e nasconde incredibili tombe etrusche scavate nella roccia, fino a giungere sull'acropoli, con i suoi edifici sacri affacciati sulle isole dell'arcipelago toscano.
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Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia si trova tra Piombino ed il Golfo di Baratti. Nel suo sito archeologico un tempo sorgeva la città romana ed etrusca di Populonia, famosa per la produzione di ferro. Inoltre in questa area archeologica è chiamata piccola Petra, perchè ricorda la città della Giordania. Scopriamo tutto di questo posto incantevole
Passando da via delle Cave, attraverso un percorso di circa 40 minuti a piedi, si arriva alla Necropoli delle Grotte, anche questa può essere visitata sia con una visita guidata, da pagare al momento dell' emissione del biglietto, che in autonomia, facendosi aiutare dei vari cartelli affissi nelle zone della necropoli.
La visita dura circa due ore, si consigliano scarpe comode o da trekking e cappello.
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Suvereto e Campiglia Marittima (LI) - Tour Link
Suvereto è un suggestivo borgo di origine medievale, ancora oggi cinto di mura, non distante da altre attrazioni della zona come la città etrusca di Populonia. Ci troviamo nella zona sud-est della provincia di Livorno, nel cuore della Val di Cornia. Centro dal clima particolarmente mite, Suvereto è situata sulle dolci pendici che dalla valle del fiume Cornia salgono verso le Colline Metallifere; da queste prime alture si scorgono il Mar Tirreno, il Golfo di Follonica e l'isola d'Elba, mentre alle sue spalle si snodano strade e sentieri in direzione delle città di Massa Marittima e Volterra.
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Situata in provincia di Livorno, nel cuore della Val di Cornia, Campiglia Marittima è un comune di oltre 12 mila abitanti equamente divisi tra il centro abitato principale, adagiato su una collina, e Venturina Terme, in pianura, che ne costituisce la maggiore località. Qualunque sia la vostra scelta, potrete godervi una vacanza in Toscana in una zona non troppo battuta dai turisti e per questo molto più autentica, ma allo stesso modo che vi consenta di essere vicini alle principali attrazioni della costa degli Etruschi: le località di Baratti, Populonia o le spiagge del promontorio di Piombino distano meno di 15 minuti d'auto, mentre per arrivare a San Vincenzo ci vogliono soltanto 10 minuti.
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Provincia di Siena
Castiglione d'Orcia (SI)

I resti di quella che un tempo era la possente Rocca Aldobrandesca dominano il borgo medievale di Castiglione d'Orcia. La Rocca sorge nel punto più alto del rilievo di 574 metri al quale si addossa il paese le cui mura, in ampi tratti ancora visibili nonostante vi siano sorte addossate numerose abitazioni, un tempo si raccordavano.
Castiglione d'Orcia sembra essere l'insediamento più antico dell'area, sebbene notizie certe della presenza sul luogo di una pieve e poi del castello si abbiano solo nell'alto medioevo. La costruzione della Rocca si deve alla famiglia feudale degli Aldobrandeschi di Santa Fiora
Presente anche in Rocche e Castelli.
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Castelmuzio (SI)
Castelmuzio. Il borgo è ben tenuto ed elegante, non a caso è definito il borgo salotto. Questa definizione però deriva anche dall'iniziativa di cittadini e imprese che, insieme al Comune di Trequanda, hanno realizzano un belvedere arredato con tavoli e poltroncine in ferro battuto degni di una villa, e un bagno pubblico rivestito con un lussuoso mosaico, arredato con dettagli preziosi: dallo specchio con la cornice dorata al mobiletto antico, dal diffusore di aromi alla fioriera.
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Monticchiello - Pienza (SI)
Visto da lontano Monticchiello è solo una torre che si innalza tozza e robusta, al sommo di un colle. I resti delle sue formidabili mura e la sua porta medievale infatti si mostreranno chiaramente agli occhi del visitatore solamente quando questi sarà giunto quasi a ridosso del castello, proprio nel cuore della Val d'Orcia nella lista dei siti Unesco.
Le origini di Monticchiello borgo medievale si perdono nel tempo. Se volessimo ritenerlo di origine romana si potrebbe ipotizzare la sua appartenenza alla Gens Cloelia, facendo derivare il nome Monticchiello dal latino Mons Cloelii. Certo è che Monticchiello è compreso nell'elenco di castelli che nel 943 Lamberto Aldobrandeschi cede alla Badìa Amiatina. Nel 1156 è donato a Papa Adriano IV in feudo dal Conte Paltonieri.
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Murlo (SI)
Murlo è terra di confine tra il comprensorio della Val di Merse a cui appartiene e la zona delle Crete della Val d'Arbia ; in magnifica posizione si affaccia verso la valle dell' Ombrone e il colle di Montalcino. Le origini del luogo sono legate alla civiltà etrusca chiaramente testimoniata dai ritrovamenti di Poggio Civitate e Poggio Aguzzo. Il castello di Murlo, nella sua tipica struttura urbanistica fortificata, risale al periodo medievale (XII secolo) quando fu centro principale del Feudo dei vescovi di Siena o Vescovado. Piccolo, isolato e antichissimo borgo medioevale, posto su un colle che domina il torrente Crevole, cinto da mura del XII secolo: la costruzione recente di una fila di case non ha toccato il nucleo originario.
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Provincia di Grosseto
Pereta (GR)
Il borgo medievale di Pereta, il cui nome pare derivi dalla coltivazione di pere nei territori circostanti, sorge a metà strada tra Magliano in Toscana e Scansano, al centro dell'area di produzione del Morellino D.O.C.G.
Pereta, a seguito alcuni ritrovamenti di epoca etrusco-romana, ha origini antiche ed essa è accessibile attraverso una porta merlata, di epoca tardo-medievale.
Edificato dagli Aldobrandeschi tra il X e l'XI secolo, Pereta fu un importante centro militare posto a guardia di un passaggio stradale obbligato che collegava la costa con la montagna, ma nel 1238 il borgo passò sotto la dominazione senese, di cui oggi ne rimangono alcune testimonianze come ad esempio la Torre dell'Orologio
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Santa Fiora (GR)
Santa Fiora. Arroccato su una rupe di trachite che domina la Sorgente della Fiora, alle pendici del Monte Calvo, sorge il borgo di Santa Fiora che ha una storia particolare e diversa da quella degli altri centri amiatini.
Il paese non fu infatti soggetto al controllo dell'Abbazia del Santissimo Salvatore e divenne presto il più importante possedimento degli Aldobrandeschi sulla montagna, resistendo negli anni ai numerosi tentativi di conquista da parte dei Senesi.
Il borgo medievale è nella lista ufficiale dei Borghi più belli d'Italia stilata da ANCI, e ha ricevuto inoltre l'assegnazione della Bandiera Arancione del Touring Club.
Visita la Chiesa dove sgorga tutta quell'acqua.
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Montepescali (GR)
Il Borgo Medievale di Montepescali, oggi frazione del comune di Grosseto, si raggiunge dall'uscita 'Montepescali-Braccagni' della Via Aurelia. Il Paese è posto su una collina a 222 metri di altezza e per lo scenografico panorama che da qua si può ammirare su tutta la fascia costiera e l'Arcipelago Toscano, sino alla Corsica, è denominato "Balcone della Maremma". Ancora oggi il borgo mantiene il suo aspetto medievale, con stradine coperte da volte a botte, scalinate e palazzi in pietra, fra i quali spicca il "Palazzo dei Priori", sede dell'antico comune, conserva inoltre buona parte della cinta muraria di forma ellittica con la semicircolare Torre del Belvedere e la quadrangolare Torre del Guascone, i resti del Cassero Senese
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