
Link sui nomi per indic. stradali
Provincia di Massa Carrara

Bagnone - Il borgo si staglia su uno sperone roccioso, immerso in un fitto bosco di pini e querce. Di origini medievali, Bagnone ha avuto una grande importanza grazie alla posizione strategica, considerato che sorge all'incrocio di vie di comunicazione importanti. Il piccolo borgo vanta inoltre una lunga tradizione di coltivazione della cipolla nella zona di Treschietto, da cui prende il nome. A pochi km la Cascata del Torrente Acquetta, nella località di Vico Monterole.

Castevoli - Nella provincia toscana di Massa, Il borgo deve il suo nome al toponimo "Casteolo", cioè terra murata. Le prime notizie di Castevoli risalgono al 1077 con la concessione dell'imperatore Arrigo III del paese ai Marchesi Ugo e Folco d'este consorti dei Malaspina, ai quali Castevoli pervenne nel 1221 con la divisione tra lo Spino Secco e lo Spino Fiorito. Da Corrado l'Antico, attraverso i vari successori, il feudo arrivò fino a Cristoforo di Azzone nel 1476, per poi estinguersi nel 1757 e passare ai Marchesi di di Villafranca fino alla ribellione contro Tommaso di Villafranca nel 1794.
Castevoli comprende le località di Borgo, Foce e Pieve.

Ponzanello - Il Borgo si trova nel comune di Fosdinovo, sulla strada che collega il capoluogo con il comune di Aulla. La caratteristica principale del borgo medievale è la sua forma particolare: una tripla forma concentrica e fortificata. Probabilmente aveva queste caratteristiche architettoniche sin dalla sua nascita. Viene citato per la prima volta nel 963 d.C.
Durante tutto il X secolo si hanno numerosi documenti che citano il borgo di Ponzanello come territorio sotto il controllo dei Vescovi di Luni, dai quali dipende dal 1158. Il già presente castello diventa ben presto sede e cassaforte dei Vescovi-Conti di Luni, che trovarono sulle montagne tra Luni ed Aulla un luogo strategicamente perfetto per il controllo del territorio. Visita anche il Castello

Regnano - è una frazione del comune di Casola in Lunigiana, in provincia di Massa-Carrara, nella regione Toscana. Regnano è suddiviso in tre località: Villa, Poggio e Castello. Posto fra la riva destra del torrente Aulella e la sommità dell'Alpe di Mommio[2], Regnano conserva tracce di architetture storiche e tradizioni popolari. All'interno del borgo sono visibili alcune rovine del Castello di Monte Fiore[3], costruito dal longobardo Guiterno nel XI secolo. Fu edificato su un alto colle, in modo tale da avere una forte funzione difensiva. Nel 1185 Federico I diede questo feudo, in un atto di donazione, a Pietro, vescovo di Luni, finché il suo successore lo cedette ai Malaspina nel 1202..

Mulazzo - Il comune si estende a destra del bacino idrografico del fiume Magra, dal fondovalle fino al contrafforte appenninico che lo separa dalla Val di Vara e che culmina nel Monte Cornoviglio. Il borgo sorge ben visibile e caratteristico su un colle, aggirato dal torrente Mangiola e dal cosiddetto Fosso del Lavatoio. Deve probabilmente il suo toponimo al nome di un possidente romano: Mulatius.
Terra antichissima di importanti ritrovamenti di statue stele, soprattutto a Groppoli, Campoli e Canossa, Mulazzo rivestì una certa importanza in epoca medievale.
Centro del feudo dei Malaspina dello Spino Secco dal 1221

Equi Terme Lunigiana - si trova a ridosso di una delle cime più maestose delle Alpi Apuane, il Pizzo d'Uccello, arroccato su un'erta collina che si fa subito roccia. La parete Nord di questa montagna, famosa fra gli Alpinisti,sembra quasi voler proteggere il piccolo paese lunigianese, ameno, misterioso, ricco di quell'atmosfera che solo i luoghi abitati da tantissimo tempo riescono a infondere: Le sue grotte, un vero e proprio spettacolo natuarle, hanno dato alla luce le prove di antichissime presenze, le sue cave di marmo hanno dato lavoro a centinaia di persone e le sue Terme sono state apprezzate già dagli antichi romani.
Crespiano - dal gentilizio romano "Crispus", si trova situato alle falde del monte Linari, accanto al torrente Taverone.
Il piccolo borgo si sviluppa accanto alla pieve di Santa Maria Assunta, con case in pietra affacciate sul corso d'acqua, mentre la parte più moderna è posta davanti alla chiesa, dall'altre parte della strada

Ugliancaldo - Il Borgo costruito in epoca romana, è un borgo del comune di Casola in Lunigiana e si trova proprio sul confine con la Garfagnana e a soli 5km da Minucciano in provincia di Lucca. Costruito dai romani in una posizione strategica a difesa delle Valli del Lucido e del Tassonaro, il borgo è circondato da boschi, prevalentemente di antichi castagni. Castagne che furono per numerosi secoli fonte di alimento primario tra le popolazioni della lunigiana, utilizzato sia come frutto che attraverso la trasformazioni in farine per pasta e pane. Ugliancaldo, come la maggior parte dei borghi della Lunigiana fu dominio della Famiglia Malaspina, in particolare i Malaspina di Fosdino e del Castel dell'Aquila di Gragnola.
Da Ugliancaldo il panorama è mozzafiato: vi sembrerà di toccare con le mani le vette del Pisanino e del Pizzo D'Uccello, maestosi monti della catena delle Alpi Apuane



Qui vicino trovi: Castello di Filattiera, Pieve di Santo Stefano di Sorano, Cascata della Monia e Mulino.
Rocca Sigillina - Nell'alta valle del Caprio, dove il torrente riceve le acque del Cuccarello, Rocca Sigillina si aggrappa al crinale del contrafforte che scende ripido dall'Appennino. Sembra di poter toccare il Marmagna, il Braiola e l'Aquila, incombenti su questo paese un tempo strategico e dal quale si apre un ampio panorama fino al Magra e poi oltre, alle colline tra la Toscana e la Liguria. Qui, ben prima del Mille, venne eretta una massiccia torre di avvistamento e controllo lungo la "strada Lombarda", una delle più importanti del tempo, che dal fondovalle risaliva fino al passo del Cirone e da qui raggiungeva i centri della Pianura Padana. Oggi di quella "rocca" medievale restano solo poche tracce, di recente recuperate e visitabili grazie ad un'ardita scala in ferro che conduce allo spazio in alto, all'estremità nord del paese, di fronte alla facciata di quella chiesa parrocchiale che si scorge da chilometri di distanza.
Torrente Caprio - Dal borgo della Rocca Sigillina. Una volta lasciata la strada provinciale superate il paese di Caprio e seguite le indicazioni per la Rocca. Arrivati alla Rocca prendere la strada sterrata (percorribile con una jeep) e proseguire seguendo l' andamento principale. Dopo 15 minuti di cammino troverete un grande albero con un evidente segno verde. Scendete per lo stretto sentiero che si trova accanto. Primo tratto con fitta vegetazione ma la traccia del sentiero è evidente. Inizia una breve discesa in un tratto leggermente ripido ed esposto. Proseguite fino ad arrivare a dei grandi massi dove dietro troverete le pozze d'acqua.
Difficoltà: E Escursionistico. Prestare attenzione nel breve tratto di discesa che porta a raggiungere le pozze.
Tempo: 20 minuti
Scendere per la strada sterrata seguendo le indicazioni CAI . Dopo 5 minuti di cammino troverete un ponte. (Non dovete attraversarlo, è sconsigliato prendere il piccolo sentiero accanto al ponte, poiché molto ripido ed esposto).
Aggirate sulla sinistra il grande albero che si trova prima del ponte, (foto A) proseguite 20 mt e troverete un evidente sentiero che scende e vi porterà nel letto del fiume, a pochi metri dal mulino.
Se volete essere guidati fino al mulino scaricate la nostra app gratuita e seguite le indicazioni in tempo reale!
Livello di Difficoltà: E escursionista.
Tempo: 10 minuti
Consigliato l' utilizzo di scarpe da trekking
Prestare attenzione in caso di terreno bagnato
Periodo consigliato: maggio – settembre
Famiglia con bambini 8+