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Volterraio
Acquistato dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano nel 1999, il castello era in forte stato di decadenza. Nel gennaio del 2016 si è conclusa la prima fase dei lavori previsti per il restauro atti a mettere in sicurezza la fortezza e a ripristinare alcuni elementi architettonici tra cui l'ingresso originale, il cammino di ronda perimetrale e il recupero della torre con passerella e della cappella.
Il 18 luglio 2017 è stato presentato il risultato del completamento della seconda fase dei lavori. Sono stati migliorati gli antichi sentieri di accesso, con scalini di legno e passamani nei punti piu impervi, rendendo la struttura più accessibile e, con la collaborazione della Soprintendenza archeologica, è stata recuperata la pavimentazione originaria.
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Forte Focardo il Faro di Porto Azzurro
Forte Focardo sorge su una scogliera, a picco sul mare, sulla costa orientale del promontorio capoliverese, tra la spiaggia di Naregno e Capo Perla.
Il forte fu fondato nel 1678 durante la dominazione spagnola sull'isola e prese il nome da colui che ordinò la sua costruzione, Don Ferdinando Gioachino Foscardo di Roquentes e Zuniga che al tempo era Governatore della Piazza di Longone e capitano generale del Regno di Napoli.
Per raggiungere Forte Focardo da Capoliveri seguire le indicazioni per Capo Perla (la deviazione si trova sulla strada per Straccoligno). Poco prima di arrivare in fondo a via Capo Perla, imboccare la stradina, non segnalata, sulla sinistra
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Forte di Montebello - Portoferraio
È possibile raggiungere la vetta di Monte Bello (chiamato anche Monte Albero) in meno di 20 minuti (e poco meno di 15 minuti a scendere) tramite il sentiero che inizia da un cancello sbarrato sulla strada di Via Luigi Einaudi. Il sentiero è fattibile da tutti e ben manutenuto.
Tempo medio: 15-20 minuti - Lunghezza: 500 metri - Dislivello: 60 metri. Il Forte di Montebello si trova su un'altura compresa tra le spiagge di Sottobomba e Prunini. Fu costruito nel 1802 per volere di Napoleone, che dopo l'assedio di Portoferraio da parte dei francesi, volle fortificare esternamente la città. Decise quindi di demolire, ristrutturare e riarmare St. Hilaire (Forte Inglese) trasformandolo in un punto chiave nel sistema strategico per la tutela esterna di Portoferraio, insieme a Monte delle Bombe, St. Roch (Ridotta di San Rocco), Fortino di S. Cloud e appunto il Forte di Montebello
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Fortezza di Marciana - Marciana
Marciana – Piazzale della Fortezza
A piedi salire le scalinate del borgo, tra scorci caratteristici e piazzette ombreggiate. Vi si può arrivare anche per una strada asfaltata panoramica e lasciare l'auto nel parcheggio antistante la fortezza. La Fortezza si trova nella parte più alta del paese, a veglia del paese di Marciana a 415 metri di altitudine. Costruita nel corso del XII secolo, al tempo della Repubblica di Pisa, la Fortezza è un importante baluardo difensivo dove gli abitanti della zona vi trovavano rifugio durante gli attacchi nemici, specialmente le incursioni piratesche molto frequenti all'epoca, oppure in occasionali conflitti con Genovesi, Catalani, Napoletani e Francesi. Con il declino della potenza pisana, la fortezza passò di mano e venne rinforzata dalla famiglia degli Appiani, signori del Principato di Piombino che scelsero Marciana come luogo di rappresentanza dei loro interessi
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Chiesa Santo Stefano - Loc. Le Trane Portoferraio
La Chiesa di Santo Stefano in località Le Trane (denominazione presa dall'antico comune di Latrani), sorge isolata su un'altura in località i Molini, da cui si gode di un bellissimo panorama sulla rada di Portoferraio e la piana dei Magazzini.
Risale alla seconda metà del XII sec. ed è dedicata a Santo Stefano, il primo fra i cristiani ad offrire la sua vita per la fede in Cristo come diacono della Chiesa di Gerusalemme.
Il luogo sacro, in filari orizzontali di conci in calcare albarese, con tonalità dal bianco avorio al marrone chiaro, è ancora ben conservato. Sono ben visibili anche l'architettura e lo stile tipicamente romanico-pisano.
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Chiesa di Santa Lucia - Portoferraio
La Chiesa di Santa Lucia si trova su un poggio poco più alto di 200 metri e domina il piano di S. Giovanni e Portoferraio, in cui ogni anno nella festa dell' Ascensione, salgono i portoferraiesi devoti.
La chiesetta risale a tempi remoti e già se ne conosceva l'esistenza al principio del 1600. Il Ninci ritiene che fosse una delle chiesette distrutte nel 1553 dai turchi, alleati dei francesi. L'odierna Chiesa di Santa Lucia risale al XVII secolo. L'edificio attuale possiede caratteristiche architettoniche «moderne», ma sarebbe stato ricostruito su una struttura più antica. Compare per la prima volta in una cartografia francese dell'Elba risalente al 1650 circa.
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Cabinovia Monte Capanne
La stazione di partenza della cabinovia si trova a Marciana, a pochi metri dal centro del paese a 375 metri s.l.m., immersa nel verde tra grandi castagni. L'impianto è stato realizzato negli anni sessanta e offre tutti i maggiori standard di sicurezza. È caratterizzato da cabine gialle "a cestello" aperte, che in circa 18 minuti permettono di raggiungere il Monte Capanne. Il viaggio di salita (e discesa) all'interno dei cestini è davvero emozionante: permette di ammirare il Monte Capanne coperto da macchia mediterranea, castagni e grandi blocchi di granito e via via, salendo, il profilo dell'Isola d'Elba a tutto tondo.
Raggiunto il rifugio all'altezza di 950 metri s.l.m., tramite un breve sentiero è possibile arrivare sulla vetta del Monte Capanne a 1019 metri
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Poggio - Marciana
Arroccato sotto la vetta del Monte Capanne, Poggio è un piccolo paesino di montagna facente parte del comune di Marciana, immerso tra i boschi di castagni caratteristici di questo versante dell'Isola d'Elba.
Durante il Medioevo, vista la posizione strategicamente dominante, Poggio assunse la caratteristica struttura coclidea (a chiocciola) con la sua rete di vicoli e strette viuzze lastricate in granito, concentriche rispetto alla piazzetta della Chiesa di San Niccolò.
La chiesa di San Niccolò è, come altre all'Isola d'Elba , un classico esempio di chiesa fortificata. Situata nel punto più alto del paese, da qui è possibile ammirare il suggestivo panorama su Marciana e sul Monte Capanne.
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Santuario Madonna del Monte - Marciana
Il punto di partenza dell'itineraio, che prevede andata e ritorno sul sentiero n. 103, è il paese di Marciana, piccolo borgo di collina con vie lastricate in granito e e case arroccate sul promontorio.
Nel piazzale della Fortezza di Marciana, dove potete parcheggiare l'auto, vi consigliamo di affacciarvi dalla terrazza panoramica per ammirare la vista stupenda che si perde su Marciana Marina, capo d'Enfola e Poggio.
Nei pressi della fortezza, scendendo circa 50 metri lungo la strada, imboccate la stradina in salita sulla sinistra ben segnalata dagli appositi cartelli. È un antico lastricato in pietra circondato da alberi di castagno che, in pochi minuti, conduce a una piazzola attrezzata come punto di sosta. Qui si trova la prima delle 14 cappelle della Via Crucis
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Semaforo di campo alle Serre - Chiessi
Il Semaforo di Campo alle Serre si trova sul sentiero n. 176 A, accessibile tramite diversi percorsi trekking da Chiessi (sentiero n. 125), da Colle d'Orano e da Marciana.
Il Semaforo di Campo alle Serre rappresenta un'affascinante testimonianza della storia marittima dell'Isola d'Elba. Questo semaforo marittimo, ormai dismesso, si trova sull'estremità settentrionale dell'Isola d'Elba, nella località collinare di Campo alle Serre (frazione di Chiessi).
Venne attivato dalla Regia Marina nel luogo di una preesistente postazione di avvistamento, conosciuta come Guardia al Turco, risalente al XVI secolo. Un tempo, era collegato al paese di Marciana tramite una strada lastricata in granito, di cui ancora oggi restano visibili numerose tracce.
Affacciato sul Canale di Corsica, il Semaforo di Campo alle Serre offre una vista che spazia fino alla Corsica, Pianosa e Capraia.
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Faro di Capo Poro - Marina di Campo
Punto panoramico pazzesco è Capo Poro, raggiungibile facilmente con due sentieri da Marina di Campo 138 e 139: qui vi mostro il 139
In cima al promontorio si trovano un bellissimo faro attivato dalla seconda metà del '900 e una batteria militare che si stagliano su un panorama magico
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San Piero in Campo - Marina di Campo


San Piero si trova su uno sperone granitico ai piedi del Monte Capanne. Da un'altezza di 227 metri domina la pianura di Campo nell'Elba e il suo meraviglioso golfo.
Secondo la tradizione, il primo nucleo di San Piero sorse sui resti di un tempio di età romana dedicato al dio Glauco che si trovava presso il belvedere naturale detto Facciatoja (piazzale Belvedere).
Nel cuore della fortezza pisana di Facciatoja è conservata la Chiesa romanica di San Nicolò, realizzata secondo un rarissimo stile architettonico a due absidi e due navate. Anticamente dedicata ai santi Pietro e Paolo ha dato il nome al paese, in origine chiamato Sancto Petro de Campo.
Un salto indietro di duecento anni per scoprire l' Imperatore in un luogo inedito. - scrivono dall'associazione - Una scultura alta due metri e mezzo realizzata completamente con materiali di recupero in uno dei luoghi più belli dell'isola d'Elba.
Fu lì che Napoleone, durante uno dei suoi percorsi di conoscenza attraverso l'isola, si fermò prima di scendere a Marina di Campo per raggiungere successivamente l'isola di Pianosa. Un sosta a San Piero nella quale l'imperatore si concesse il riposo e la contemplazione seduto sul masso del Belvedere. Così, attraverso l'opera di Luca Polesi sarà come vedere attraverso Napoleone. La statua, realizzata con zappette, vecchie lamiere, valvole di auto, pezzi di scale a chiocciola permetterà di guardare attraverso l'imperatore la bellezza del Golfo di Campo come fece lui duecento anni prima
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Pietra Murata - Punto di avvistamento - da San Piero o dal Monte Perone
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Da San Piero o dal Monte Perone raggiungere il crocevia delle Piane al Canale, un luogo suggestivo per i suoi boschi lussureggianti. Seguendo la pista forestale si arriva davanti ai resti di un vecchio caprile e al sentiero segnalato che permette di raggiungere il grosso monolite di granito di Pietra Murata. Nel versante sud dell'isola, sopra i paesi di Cavoli, Seccheto e Pomonte, passeggiando fra i molti sentieri dell'area ci si può imbattere in numerosi e importanti siti di interesse dal punto di vista naturalistico e storico-archeologico.
Costituita da prateria e caratterizzata qua e là da massi di granito anche semilavorati, da questa zona si diramano numerosi sentieri che permettono di raggiungere in poco tempo aree in cui sono ben conservati i resti di antiche mura perimetrali, come nella zone detta Le Mura; o caprili, come alle Macinelle, una radura dove sono presenti due caprili, uno di fronte all'altro, che conferiscono alla zona un aspetto pastorale molto suggestivo.
Pietra Murata è un posto dal fascino irresistibile: è un'area sede di un enorme monolite di granito attaccato al quale si trova un complesso pastorale composto dal chiuso e dalla capanna in pietra.
Il luogo, visivamente comunicante con l'area delle Mure, fa parte degli antichi insediamenti protostorici delle prime popolazioni che colonizzarono l'Isola d'Elba a partire dall'Età del Bronzo fino all'epoca Etrusca e al XIV secolo, ed era sfruttato già in epoca preromanica come punto strategico per l'avvistamento e la difesa dell'isola.
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Torre di San Giovanni - San Piero in Campo
La Torre di San Giovanni è raggiungibile dalla tortuosa e ripida strada che da Sant'Ilario e San Piero sale verso il Monte Perone. La struttura, segnalata da un cartello, si trova sul lato destro. Lasciando la strada asfaltata, proseguire lungo il viottolo immerso nella macchia bassa di felci, ginestre e corbezzoli, affiancato da una comoda ed ombreggiata area picnic.
La Torre di San Giovanni risale all'incirca al XII-XIII secolo, periodo in cui l'Isola d'Elba era occupata dalla Repubblica di Pisa, che era già un'importante repubblica marinara con intensi traffici commerciali nel Mediterraneo
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Chiesa di San Giovanni in Campo - Campo Nell'Elba
La Chiesa di San Giovanni in Campo, dedicata a San Giovanni Battista, è una delle 16 chiese romaniche che tra il XI ed il XII secolo furono edificate all'isola d'Elba e rappresenta certamente la più grande delle quattro Pievi principali: San Giovanni della Ferraja (completamente distrutta nel XVI secolo), San Lorenzo di Marciana e San Michele di Capoliveri.
La chiesa, costruita secondo l'uso medievale fuori dai centri abitati, si trova lungo la strada che porta al Monte Perone, all'interno del comune di Campo nell'Elba (a circa 3 chilometri da Sant'Ilario) ed è una dei pochi edifici religiosi di quel periodo a mantenersi ancora in buono stato di conservazione.
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Romitorio San Francesco Saverio - Sant'Ilario in Campo
Molino del Moncione - Un balcone davanti a Montecristo e Pianosa
Dove: Il Mulino del Moncione si trova sul sentiero n. 135, storico percorso delle vie del Granito. Il mulino di Moncione è uno dei più grandi e bei mulini ad acqua dell'Isola d'Elba, immerso in una paesaggio magnifico, fra i resti di antichi terrazzamenti. Un balcone sul mare davanti a Montecristo e Pianosa. Originariamente di ridotte dimensioni, possedeva una ruota idraulica orizzontale (ritrécine) che scorreva con moto circolare sulla sottostante porzione fissa. Oggi è ancora visibile il locale a volta dove era collocato il ritrécine (carcinaio) e l'ambiente soprastante con le macine. Tra il 1880 e il 1890 il mulino fu ampliato con l'introduzione di una grande ruota verticale a cassette e un complesso sistema di ingranaggi per moltiplicarne la velocità; in tal modo, la produzione fu incrementata fino a 4 quintali l'ora.
La pastorizia è stata un'attività molto importante dell'Elba occidentale. La più alta concentrazione di ovini si rilevava sul massiccio del Monte Capanne, dove ancora oggi sono presenti moltissimi caprili (o chiusi): tracce che questa antica attività ha lasciato sul territorio.
Il caprile era la struttura utilizzata per l'esercizio della pastorizia: era costituito da un recinto o "chiuso" di forma circolare in muratura a secco, utilizzato per il ricovero delle greggi; accanto si trovava il domolito pastorale o "grottino", luogo per la produzione di ricotte e formaggi ("cacetti", "baccelloni") utilizzato dal pastore anche come riparo dalle intemperie.
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Santuario Madonna di Monserrato - Portoazzurro
Il santuario della Madonna di Monserrato si trova su uno sperone roccioso, in uno scenario molto caratteristico tra cipressi, agavi e macchia mediterranea e da cui si gode un bellissimo panorama sulla vallata sottostante.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606 da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone. Mentre stava risalendo la costa tirrenica fu sorpreso da un'improvvisa burrasca di scirocco, che aveva reso il mare grosso e la navigazione pericolosa.
Il santuario fu edificato in una valletta del monte Castello, a tre chilometri da Porto Azzurro, perché il luogo selvaggio e pieno di cime appuntite ricordava al governatore "Monserrat" e perchè c'era l'acqua.
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Eremo di Santa Caterina - Rio Elba
L'Eremo di Santa Caterina è situata lungo la strada che collega Rio nell'Elba a Nisporto.
Le mura che oggi formano l'Eremo di Santa Caterina risalgono al 1624, ma chiesa, romitorio e hortus conclusus, furono eretti probabilmente prima dell'arrivo del primo eremita, sopra un piccolo tempio più antico e piccolo, la cui abside era orientata verso il monte.
La facciata presenta un timpano interrotto all'apice e due finestrelle. L'interno è costituito da una navata che culmina in un altare fiancheggiato da colonne in pietra scura provenienti da cave locali. La chiesa è sormontata da un basso campanile a forma di piramide..
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* Laghetto delle Conche o Laghetto di Sangue - da Rio a Cavo
La zona delle miniere di Rio Albano, vicino Rio Marina, è uno dei posti che mi ha dato maggiori soddisfazioni dal punto di vista della ricerca cromatica", racconta Roberto Ridi, uno dei più apprezzati fotografi del territorio. "Il mio consiglio è di andarci in una giornata di cielo blu, qualche giorno dopo una bella pioggia, così i laghetti saranno più estesi, soprattutto il primo dei due che incontrerete lungo il sentiero. Nelle condizioni di tempo ideali, potrete ammirare come le colorazioni e i riflessi della natura siano molto più vivaci rispetto alle calde giornate estive, immerse nella siccità, e vi potrete divertire in uno shooting fotografico outdoor che vi darà molte soddisfazioni.
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