
- Rocche Castelli Fortezze -
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Provincia di Arezzo

Rocca o Castello di Pierle - Cortona - Il castello esisteva già nel X secolo ed era proprietà dei marchesi del Monte Santa Maria Tiberina. Il primo documento che si conosca riferentesi ad esso risale al secolo X ed è il testamento di un Marchese del Colle e Monte Santa Maria.
L'ultima notizia è invece del 1325, e ne attesta la cessione ai Degli Oddi di Perugia ad opera dell'invasore Visconti. Il castello fu fatto riedificare nel 1371 dai Casali, Signori di Cortona ed, in seguito, padroni di Perle, su progetto di Raniero Casali, cavaliere di Rodi, come attesta un iscrizione già esistente nella Rocca di Pierle e riportata da Paolo Uccello in Storia di Cortona del 1835.

Castello di Cennina - Bucine - Il castello sorge su un poggio di 477 metri a dominio della Valdambra, nel medioevo importante luogo di transito tra il Valdarno superiore fiorentino e la Valle di Montaperti nel senese e strategica via d'accesso a Firenze da sud. La sua origine risale, con ogni probabilità, all'epoca etrusco-romana e il suo sviluppo all'epoca Longobarda, forse per esercitare funzioni di controllo sulle strade sottostanti allo sbocco della Valdambra nel Valdarno. L'attuale borgo murato è disposto attorno al castello feudale del XII° secolo.

Castello di Romena - Pratovecchio Stia - Sorge in cima ad un poggio a 621 metri di altitudine, in posizione dominate sul Casentino e sul paese di Pratovecchio. Il toponimo Romena o Ormena è un vocabolo di origine etrusca. Nella zona del castello sono stati ritrovati, durante varie campagne di scavo, frammenti di vasi e vari utensili per uso domestico.
Il castello si presenta nella veste conferitole grazie ai restauri promossi dal conte Ottaviano Goretti de'Flamini. Sono ancora in piedi il cassero, tre torri e parte delle tre cerchie murarie.
L'ingresso al castello avviene a nord dalle cosiddette porta Gioiosa e porta Bacia.
Visita anche Castello di Porciano "sotto"

Il Castello di Porciano è una fortificazione situata nel comune di Pratovecchio Stia. La prima menzione del sito, possesso dei conti Guidi (una delle famiglie più importanti del Medioevo toscano e italiano), risale agli inizi dell'XI secolo, quando un documento del 1017 lo cita come "locus Porciano". Solo nel 1115 il centro viene citato come "castrum" in associazione al suo borgo e, nel 1164, in associazione a molti altri siti casentinesi, è nuovamente confermato ai conti Guidi in un documento dell'imperatore svevo Federico I Barbarossa.
Negli anni '60 del XX secolo, infine, il castello venne recuperato e restaurato grazie all'opera della contessa Flaminia Goretti de' Flamini e di suo marito George Anderson Specht. La loro unica figlia, Martha Specht, è ancora oggi proprietaria del castello.

Castello di Gorgonza - Monte San Savino - Il borgo sorge su un'altura, su cui domina il torrione merlato a pianta rettangolare. Oltre al cassero, dell'antico sistema fortificato restano tracce delle mura e una porta duecentesca; dalla porta si accede alla piazza principale, nei pressi della quale, oltre il pozzo, sorge la chiesa dei Santi Tiburzio e Susanna (XIII secolo, restaurata nel 1928 da Giuseppe Castellucci)
Nel 1546 il castello passò alla famiglia Lotteringhi della Stufa; nel corso del XVIII secolo divenne proprietà dei marchesi Corsi, divenendo una tenuta agricola. Nella prima metà del XIX secolo il borgo ospitava oltre 500 persone.
Nella seconda metà del Novecento, dopo lo spopolamento del borgo, il castello fu restaurato per volontà del conte Roberto Guicciardini Corsi Salviati e adattato a fini turistici.