
- Rocche Castelli Fortezze -
Link sui momi per indic. stradali
Provincia di Siena

Il Castello di Strozzavolpe sorge su un'altura ai margini di Poggibonsi. E' facilmente individuabile e raggiungibile seguendo le indicazioni dalla città.
Il castello di Strozzavolpe è la più importante delle fortificazioni minori che circondavano l'abitato di Poggibonsi oltre che l'unica giunta praticamente intatta a noi. Sorge su un colle di fronte al "Poggio Bonizio" dove fu iniziato, e mai portato a termine, il progetto Mediceo della costruzione di una fortezza ("Fortezza dell'Imperatore") e di una nuova città fortificata.
Visitare anche La Fortezza di Poggio Imperiale sotto riportato.

La Fortezza di Poggio Imperiale fu costruita tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento per volontà di Lorenzo il Magnifico con lo scopo di rafforzare le difese territoriali del dominio fiorentino. L'incarico fu affidato a Giuliano da Sangallo, per poi passare al fratello Antonio, detto il Vecchio: il progetto non fu mai portato a compimento. La pianta della fortezza segue la morfologia del rilievo, adattandosi ad esso per sfruttarne le naturali potenzialità difensive. E' formata dalle mura perimetrali, che circondano la collina di Poggio Imperiale, e dal Cassero, situato all'estremità del poggio.
Visitare anche Castello Strozzavolpe, sopra riportato e il Convento S.Lucchese in (conventi) e la Rocca di Staggia qui sotto

Rocca o Castello di Staggia - Il castello ha la forma quadrilatero irregolare e sorge su di un'altura. Il mancato allineamento agli assi viari del borgo rivela l'origine indipendente dei due nuclei. Al centro sorge il mastio quadrato, risalente all'epoca dei Soarzi, circondato da due recinti, secondo una ripartizione rara in Toscana. Sul recito più grande si ergono agli angoli due poderosi torrioni cilindrici, frutto delle aggiunte del XV secolo. Su questo lato si trovava il palazzo feudale del Franzesi, del XIV secolo, del quale restano alcuni portali, finestre lavorate e, all'interno del recinto, un grande caminetto. Sul torrione nord resta uno stemma.
Visitare anche Castello Strozzavolpe, sopra riportato e il Convento S.Lucchese (conventi)

Castello della Magione - Il Castello conserva evidentissimi i segni della sua origine romanica, nonostante alcuni adattamenti intervenuti nel corso dei secoli. Entrando nel cortile interno, sul quale si affacciano le sale dell'antico pellegrinaio ed i locali del convento dei Cavalieri-Monaci, si ha la sensazione di rivivere in un'atmosfera di pieno Medio Evo.
Il Castello della Magione è stato definito "il più completo complesso ospedaliero medievale rimanente in Europa occidentale… la sua sopravvivenza e il suo restauro sono estremamente importanti sia per gli storici che per gli storici dell'arte" (Dipartimento di Storia dell'Arte dell'Università di Buffalo – Università dello Stato di New York – USA).
Il 24 Aprile 2012 è stato inserito tra le "Mille meraviglie d'Italia".
Visitare anche Castello Strozzavolpe, sopra riportato e il Convento S.Lucchese (conventi)

Fonte delle Fate - Sei archi in pietra compongono questa bellissima fontana del Trecento, probabilmente realizzata da artisti del Nord Italia. Durante la costruzione della Fortezza, la Fonte delle Fate venne sepolta, dal momento che era proibito distruggere qualsiasi sorgente d'acqua, oltre al fatto che, trovandosi sulla via Francigena, la rendeva un'importantissima fonte di approvvigionamento per tutti i pellegrini.
È stata riportata alla luce soltanto nel XIX secolo, e oggi è circondata da un interessante parco pubblico, disseminato di opere d'arte contemporanea

La possente Rocca di Radicofani svetta da più di mille anni, fu nominata per la prima volta nel 973, dalla cima di una imponente rupe basaltica di 896 metri, dalla quale domina tutto il territorio posto fra il Monte Cetona, la Val d'Orcia e il Monte Amiata. Ai suoi piedi passava un antico passo della via Cassia, poi Francigena o Romea, e fu senza dubbio questo a determinare la sua nascita e la sua storia, da sempre indissolubilmente legata a questa strada. Il valico di Radicofani fu protagonista di un episodio storico unico nel suo genere: verso la seconda metà del XV° secolo i Senesi, preoccupati dal fatto che un largo tratto della strada risultava difficilmente controllabile dalla Rocca, lo sostituirono, dopo averlo reso inagibile, con un nuovo tracciato che passava sotto le fortificazioni.
-----

Rocca Aldobrandesca - I resti di quella che un tempo era la possente Rocca Aldobrandesca dominano il borgo medievale di Castiglione d'Orcia. La Rocca sorge nel punto più alto del rilievo di 574 metri al quale si addossa il paese le cui mura, in ampi tratti ancora visibili nonostante vi siano sorte addossate numerose abitazioni, un tempo si raccordavano.
Castiglione d'Orcia sembra essere l'insediamento più antico dell'area, sebbene notizie certe della presenza sul luogo di una pieve e poi del castello si abbiano solo nell'alto medioevo. La costruzione della Rocca si deve alla famiglia feudale degli Aldobrandeschi di Santa Fiora
-----

Costruita come prolungamento dello sperone roccioso, e circondata da più cinte murarie che l'hanno resa imbattibile a qualunque tipo di attacco, la Rocca di Tentennano è l'unica fortezza in Val d'Orcia a non essere mai stata espugnata con la forza. Nell'853 già presente in questo luogo un insediamento denominato Tintinnano, termine collegato a Tetena, nome della famiglia etrusca che risiedeva in questa zona. Una prima fortificazione si fa risalire al XI-XII secolo, quando questo territorio era parte dei possedimenti della famiglia dei Tignosi, vassalli dei conti Aldobrandeschi, proprietari anche dei vicini Castelli di Vignoni Alto e Bagno Vignoni.
----------

Castello di Sarteano - Sulla sommità di una collina situata tra il territorio della Val di Chiana e la splendida Val d'Orcia sorge il Castello di Sarteano attorno al quale si sviluppa ad arco il borgo del paese che conserva ancora un impianto medievale.
Delle quattro cinte murarie antiche - l'ultima delle quali arrivava ad abbracciare l'intero borgo – resta integra quella edificata dalla Repubblica di Siena intorno alla metà del XV sec; essa abbraccia il mastio centrale ed è completata, nel lato di levante, da due torrioni circolari raggiungibili attraverso il camminamento di ronda. L'intervento architettonico ad opera di Siena è siglato dal lunettone sovrastante il ponte levatoio nel quale campeggia la lupa senese e la sovrastante balzana.
Il Castello conserva ancora alcuni elementi costruttivi che ne sottolineano l'importanza dal punto di vista difensivo rendendolo pressoché inespugnabile

Castello di Celsa - Sovicille - Passeggiare nel parco durante le miti giornate primaverili quando sbocciano i fiori o durante le giornate autunnale quando l'edera che ricopre il Castello di Celsa si è tinta di rosso è un piacere che rimane impreso nel tempo.
Le visite al parco di Celsa possono essere effettuate previa prenotazione per email all'indirizzo info@castellodicelsa.com.
È possibile inoltre prenotare una guida in italiano, inglese o tedesco, specificando la richiesta per iscritto nella prenotazione.
I giorni di visita sono martedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, e il sabato mattina dalle 9 alle 13. I giorni di apertura possono subire delle variazioni, specialmente durante i mesi estivi. Per maggiore informazione contattare via mail a info@castellodicelsa.com Telefono: 06 6861138

Castello di Fighine - L'attuale particolare struttura del cassero conserva la forma quadrangolare con tre torri angolari di cui una quadrata e molto più alta delle altre, il nucleo più antico del fotilizio e per questo detta anche 'Torre Vecchia' con resti di beccatelli, una ottagonale sull'angolo di nord-ovest e l'altra più piccola e semi-ottagonale al cui fianco si apre la porta principale di accesso al borgo. Dalla torre quadrata e da quella semiottagonale partono le mura di difesa, aventi spessore di circa 1,5 metri e intervallate da piccole torri rotonde, che, seppure in gran parte dirute, circondano ancora il borgo. Una di dette torri fu utilizzata come abside della Chiesa di San Michele Arcangelo. Nel tratto in cui si apre la porta, le mura sono ancora dell'altezza originaria con tracce dei beccatelli in pietra che sorreggevano il ballatoio. Il corpo centrale della fortificazione, torri e residenza signorile, ha le mura fortemente scarpate, divise da un redondone in pietra dalla parte verticale e coronate da beccatelli. Il castello è oggi proprietà privata ed è stato ristrutturato e rinnovato nel corso degli ultimi 15 anni.